giovedì 30 maggio 2024

LA NATURA ESPOSTA - Erri De Luca

 

Una storia di viaggi forzati e di esili.

Un contrabbandiere di persone deve allontanarsi dalla propria casa, dal paese in montagna dove ha sempre vissuto. 

Approda vicino al mare, dove trova un incarico che gli permette di restare, almeno un po'.
Da scultore qual è, deve restaurere una stadua in marmo, un ennesimo Cristo in croce, che si rivelerà un autentico capolavoro. 

Con i suoi versi in prosa De Luca regala immagini crude, appassionate, toccanti e inverosimili.

"Non le ho fatto vedere il blocchetto dentro il tascapane. Mi piace sentire il suo peso, averne il pensiero costante. Mi affeziono. Succede qualche volta con un libro. Me lo porto addosso anche negli attraversamenti, potendolo aprire per poco all'andata, di più al ritorno. E' una finestra in tasca, per cambiare l'aria." (p.91)

Consigliatissimo: appassiona e intriga.

lunedì 27 maggio 2024

IL MONDO DEVE SAPERE - Michela Murgia

 

Poche, tragiche, esilaranti (non fosse tragico sarebbe comico) pagine sul Mondo delle vendite, in cui e di cui tutti sono vittime. 

Scanzonata e pungente come sè stessa, una acerba e matura Murgia racconta il vero.
Farcendolo con tagliente ironia, senza esagerate nulla.
Surreale e verissimo.

E' un manualetto di sopravvivenza, utile per i bersagli di queste macchine infernali che non si fermeranno. Al contrario. 

Andrebbe portato nelle scuole e tenuto in ogni casa.
Per formare le vittime alle risposte adeguate da fornire a chi ci chiama per vendere Mostri, nella malaugurata eventualità che risponderemo. 

Da leggere, da regalare, da ricordare.

A VOLTE RITORNO - John Niven

Un concentrato di stereotipi e di clichè. 

L'incipit, le prime pagine, sono un già visto, già sentito, niente di originale con la pretesa di essere divertente.

Migliora, poi.
Trasporta chi legge nello spietato mondo capitalista che ben conosciamo; esagerato perché negli USA Idiocracy non è solo un film. 

Simpatico, leggero.

Diretto, prevedibile eppure gustoso. Statunitense, semplice.
Amaro in modo impercettibile, contiene alcune trovate interessanti, qualche immagine davvero esilarante.

La migliore, un certo ciondolo, che si incontra nelle ultimissime pagine.


 

domenica 26 maggio 2024

ALZAIA - Erri De Luca

 

Poesia in prosa, i testi di Erri De Luca.
Frammenti di immagini, concetti, pensieri.
Delicato, sempre.

AQUILONE ci presenta gli inservibili e gli adeguatisi.
"Ti si è rotto l'aquilone? Lo spago tienilo". (p.15)

Piccole riflessioni, pensieri giustapposti.
Immagini, interpretazioni.

CAINO
La pena di morte. "In fin dei conti è proprio sul modo di sbarazzarsi dei carnefici che si gioca lo scacco". (p.22)

Riferimenti aperti e costanti alle scritture religiose, al Talmud, all'ebraismo.
Metafore delicate o pungenti.
Noiose.
Per chi ama altro tipo di spititualità che non sia riferita a una setta, noioso.
Anche se interessante è l'intreccio di parole, ammirevole l'erudizione, toccante la forma.
Erri De Luca non è credente, dichiara.
Non parla per fede. Ha studiato e ci racconta le "scritture" per puro amore intellettuale ed estetico.

Le raccolte di piccoli ricami che sono i libri di De Luca restano preziose, toccanti, stimolanti.
Difficile resistere, di fronte ai tanti minuscoli volumetti da lui creati. Difficile rinunciare a immergersi nei microscopici e immensi mondi che evoca.


sabato 25 maggio 2024

SORELLE - Maurizio De Giovanni

 

La squinternata "squadra" di Sara Morozzi deve muoversi in fretta. 

E' successo qualcosa a una do loro. 

Lieve, leggero, un giallo veloce, scorrevole.
I personaggi sono noti, la cornice è sempre la stessa. Il mistero è legato al precedente (Un volo per Sara). 

Troppo veloce, troppo breve.
E' un interludio. Promette uno sviluppo futuro.

Un diversivo senza impegno, i romanzi di De Giovanni.
Pure, ci si affeziona. Pure, si attende il successivo.

giovedì 23 maggio 2024

AUTOBIOGRAFIA CLITORIDEA - Teresa Cinque


 Stupendo. 

Scanzonato, diretto, allegro questo racconto di molestie e repressione che una volta riconosciute possono e devono essere raccontate perché diventino cià che sono.

Ingiustizia evitabile. 

La profonda leggerezza di Teresa Cinque, stampata in un libro ben scritto e strutturato. 

Un viaggio nella sua vita, per mano a lei, dentro immensi dolori, problemi, una famiglia disfunzionale come ce ne sono troppe.
 

Riattraversare con un'altra persona gli anni '70 e '80 e '90.

Il piacere sessuale, che è filo conduttore e pretesto per seguire il fluire del tempo. 

Molestie, violenza, amore e infatuazione. Il corpo della donna, sistematicamente frainteso, e il suo sentire, sentirsi, pensarsi persona. 

Diventare persona è un lavoro complesso, se poi sei nata femmina è anche più arduo. 

L'amore dalla vita. Quello che una volta sola si raggiunge che - inevitabilmente? - si perde in un fratello, che si cercherà per il resto del tempo, senza trovarlo. 

"Mi accadeva quella cosa strana per cui le femmine si vergognano degli atti osceni dei maschi. Sei tu con il pisello in mano e io mi devo vergognare?" (p. 110)

"Mi domando se una molestia subita da piccola non sia il contrario delle malattie infettive, invece degli anticorpi sembre creare i presupposti per delle recidive" (p. 111)

"Perchè si, forse non si dice in giro, ma l'intelligenza è rassicurante. Una persona che capisce, che comprende la complessità, che coglie le sfumature, che interpreta, che infra-legge, cos'altro possiamo chiedere di più a parte l'amore?" (p.149)

Una testimonianza (cosa c'è di vero? quanto è esempio, iperbole, narrazione? non importa. è racconto "reale" a prescindere dai dettagli) da leggere. 

Istruttiva. Illuminante. Schietta.

Un libro da leggere. Un libro che maschi e femmine dovrebbero leggere.
Uno spunto per acquisire informazioni, per cominciare a riflettere, per (non) prendere esempio. 

In Teresa Cinque si trova una Sorella, un'Amica, un'Amante.
Testo leggerissimo e profondo nel contempo. 

Il sentimento che si prova per l'autrice è gratitudine.
Grazie, Teresa Cinque. Grazie, Elisa Giannini.

FINZIONI - Jorge Luis Borges

Spiazzante.

Si prende gioco di chi legge.
Difficile. Perfido. Sprezzante.

"Gli specchi e la copula sono abominevoli, perché moltiplicano il numero degli uomini". (p. 15)

TLON, UQBAR, ORBIS TERTIUS
Sembra di sprofondare in una palude nonsense.
Tlon, il filosofico pianeta in cui "non esistono scienze - e neppure ragionamenti.  La verità paradossale è che esistono in un numero quasi innumerevole." (p.23)  

"Un libro che non racchiuda in sé il suo controlibro è considerato incompleto" (p. 27)

PIERRE MENARD, AUTORE DEL DON CHISCIOTTE
Surreale, allucinante.
"Non  voleva comporre un altro Don CHisciotte - cosa facile - ma il Don Chisciotte. E' inutile aggiungere che non affrontò mai una trascrizione meccanica dell'originale; non si proponeva di copiarlo" (p. 39) 

"La mia impresa non è difficile, nella sostanza. [...] Mi basterebbe essere immortale". (p. 40)

Che succederebbe se uno scrittore volesse scrivere un'opera già scritta? Sconcertante, esilarante l'effetto della descrizione di questo processo narrativo. 

LE ROVINE CIRCOLARI
"Nel sogno dell'uomo che sognava, colui che era sognato si svegliò" (p. 50)

Onirico. 

LA LOTTERIA A BABILONIA
Allegorico. Inquietante. Vita e morte affidati alla sorte. Matafora della vita o delle azioni umane? 

ESAME DELL'OPERA DI HERBERT QUAIN
Riassume opere mai scritte, o ci narra di libri davvero pubblicati?

LA BIBLIOTECA DI BABELE
Geometrico.

IL GIARDINO DEI SENTIERI CHE SI BIFORCANO
Un agente segreto, una fuga. Un libro, un labirinto.
Le infinite biforcazioni che non riguardano lo spazio.
Mirabile, metafisico, potente questo meta-racconto.

"L'esecutore di un'impresa atroce deve immaginare di averla già compiuta, deve imporsi un avvenire altrettanto irrevocabile del passato". (p. 81)

ARTIFICI

FUNES, L'UOMO DELLA MEMORIA
La ragione per cui chi scrive qui ha intrapreso la lettura di Finzioni è questo racconto.

"La cosa certa è che viviamo rimandando tutto ciò che può essere rimandato". (p.101)

"Sospetto, tuttavia, che non fosse molto capace di pensare. Pensare significa dimenticare differenze, significa generalizzare, astrarre. Nel mondo stipato di Funes, non c'erano altro che dettagli, quasi immediati". (p. 103)

LA FORMA DELLA SPADA
Una cicatrice e la sua storia.

TEMA DEL TRADITORE E DELL'EROE
La costruzione di una verità.
Un delitto senza colpevoli. La realtà e il suo contrario.
E la verità?

LA MORTE E LA BUSSOLA
"Possibile, ma non interessante". [...] "Lei mi risponderà che la realtà non ha assolutamente l'obbligo di essere interessante. Io le ribatterò che la realtà può prescindere da quell'obbligo, ma non le ipotesi" (p. 118)

Un giallo. Un Mistero. Un'indaine, un sagace investigatore.
Però ...

IL MIRACOLO SEGRETO
Una condanna a morte.
La relatività del tempo. 

TRE VERSIONI DI GIUDA

"Ma chi si rassegna a cercare prove di qualcosa in cui non crede o la cui predicazone non gli importa?" (p. 140)

LA FINE
Contrappunto mortale. 

LA SETTA DELLA FENICE

IL SUD
"Cieco verso le colpe, il destino può essere spietato con le più piccole distrazioni." (p. 155)

Si prende gioco di chi legge, Borges. Del resto, i suoi racconti sono Finzioni. Serve erudizione per distinguere l'invenzione dal vero. Non è necessaria erudizione per capire che si è  parte di una serissima burla. 

Pesante, difficile, inquietante. Eppure ...

Strepitoso. Da leggere, rileggere, conservare.





mercoledì 22 maggio 2024

L'INFERNO E' UNA BUONA MEMORIA - Michela Murgia

 

Subito dopo aver letto Le Nebbie di Avalon, il tuffo nella narrazione che ne fa Michela Murgia è tonificante.
Interessante meta-lettura. 

Spietata, tagliente, ironica e lucidissima, Murgia riassume mirabilmente la storia in poche pagine, riuscendo a condirla di gustosi e speziati commenti.

Vale la pena immergersi nelle umide Nebbie di Avalon, per poi apprezzarne il fresco resoconto di Murgia, che apre scenari e spalanca sorrisi.
Con la disarmante semplicità di un linguaggio diretto e ricchiessimo spiega a chi legge qualcosa che forse dovrebbe essere già assodato, ed evidentemente non lo è.

La disparità di potere tra i sessi, e come questa venga accolta, rinforzata, difesa bovinamente anche da chi ne è vittima. 

La lettura di Murgia sulle tre ragazze perno del romanzo di Zimmer Bradley è decisamente intrigante.
La descrizione di Ginevra (Gwenhwyfar) è impietosa e coerente. 

Scrive benissimo, Murgia, e pensa in maniera intelligente e acuta.
Molto raccomandato questo suo brevissimo libro, così come le (meno brevi) letture che ci suggerisce. 

Le Nebbie di Avalon - Parte Prima

Le Nebbie di Avalon - Parte Seconda

LE NEBBIE DI AVALON (Parte Seconda) - Marion Zimmer Bradley


Libro terzo - Il Re Cervo
Libro quarto - Il prigioniero nella quercia

"In quella stagione, a Lothian, sembrava quasi che il sole non tramontasse mai. La regina Morgause si svegliò quando la luce cominciò a insinuarsi fra i tendagiM era così presto che i gabbiani non si erano ancora alzati in volo, ma era penetrata abbastanza luce da rischiarare il corpo virile e prestante del giovane sdraiato al suo fianco ... un privilegio di cui aveva goduto per quasi tutto l'inverno" (p. 13)

Il sacrificio.
Il ritorno. 


lunedì 20 maggio 2024

LE NEBBIE DI AVALON (Parte Prima) - Zimmer Bradley Marion

 

Il Regno di Camelot. L'ascesa di Re Artù.
Un racconto ben noto e nuovissimo. 

PARTE PRIMA  

Libro primo - Signora della magia
Libro secondo - La Suprema Regina

Morgana narra la storia dal proprio punto di vista. Racconta la forza, in sacrificio, la magìa delle donne che di quella storia hanno fatto parte. 

Artù, sommo Re di Britannia giura che tratterà giustamente tutti gli uomini, che siano cristiani o meno ...  

"Perchè , Arthur Pendragon, qualunque cosa dicano i Cristiani, tutti gli Dei sono un solo Dio, e tutte le Dee una sola Dea. Giura di essere fedele a questa verità e di non aggrapparti a uno per disprezzarne un altro". (p.288)

Un Re per unire.
La Storia vuole diversamente.

Feroce critica del monoteismo, spassionata presa d'atto del ruolo cui si vogliono sistematicamente relegare le donne.
Narrazione fantastica, una fiaba disincantata di mondi incantati.

Michela Murgia ha tratto molto da questa prospettiva della saga di Re Artù.
Ha tratto le sue Morgane. 

Igraine di Tintagel è destinata a partorire il Sommo Re di Britannia, Artù.
Figlio di Igraine e di Uther Pendragon.

D'amore, di Morte e di altre Sciocchezze.

Morgaine viene iniziata al culto della Dea, nel Regno di Avalon.
Lascia, bambina, il piccolo fretellastro Artù, con il quale si ricongiungerà in circostanze tragiche. 

E' innamorata di Lancelot, suo cugino. 

I sacrifici inflitti alle donne per preservare il potere dei maschi.
Ipocrisia. Ipocrisia e costrizioni. Violenza e crudeltà. 

Gwenhwyfar (Ginevra),  Artù, Lancelot.
La prima parte si chiude con loro, e un talismano gettato in un angolo.