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martedì 28 luglio 2015

LA FIGLIA OSCURA - Elena Ferrante

Elena Ferrante scrive in apnea. E si fa leggere tutta d'un fiato.
Un'altra donna confusa, ansiosa, difficile. 
Insegna all'Università, madre di due figlie ormai grandi. Non giovane, non ancora vecchia.
In bilico fra tre generazioni, sbilanciata verso quella che l'ha preceduta o quella che la segue, poco incline a seguire la propria. 
Un fiume di pensieri, azioni insensate, l'inseguimento di un significato.
Una vacanza solitaria, vite di altri che intreccia alla propria, sentimenti e sensazioni profondi ed assurdi.

"Un colpo improvviso, alla fine, è solo meraviglia e sofferenza"

"I maschi hanno sempre qualcosa di patetico, a ogni età, Una protervia frgile, un'audacia pavida. Non so più, oggi, se mi hanno mai suscitato amore o solo un'affettuosa comprensione per le loro debolezze".

"Per di più, nel frattempo, il mondo non era affatto migliorato, anzi era diventato più cattivo verso le donne. Lei - me l'aveva detto - per molto meno di quello che avevo fatto io anni prima rischiava di essere scannata"

Un romanzo breve, si legge in poche ore. Ottimo per un pomeriggio di svago.

lunedì 29 giugno 2015

I GIORNI DELL'ABBANDONO - Elena Ferrante

Non è un romanzo. E' un incubo liquido. 
Si legge in apnea, toglie letteralmente il fiato.

Olga viene lasciata dal marito, improvvisamente, lei non aveva colto i segnali. 
Lui se ne va. Rimane una casa, con due bambini ed un cane, di cui prendersi cura. In un momento in cui l'unica cosa che conta sarebbe prendersi cura di sè. E senza esserne in grado.

Il ritmo è incalzante, l'angoscia esce dal libro per penetrare in chi legge. Una scrittura veloce, rapidissimo è il tempo, sembra di leggere frasi scandite al metronomo. 
Una storia come tante. Per questo verissima. 

La protagonista narratrice è una persona a brandelli. Si racconta di getto, ma il ritmo è studiato. Riesce a farsi amare ed odiare. Suscita sentimenti contrastanti. Comprensione, affetto, commiserazione, pena, rabbia, insofferenza, urgenza, ... 
Ansia ed angoscia sono le direttrici di orchestra di questo onirico racconto terribile.

Al dolore per la separazione subita, si aggiungono i "problemi di immagine". Perché una donna è pur sempre una donna, è un po' meno che persona. Per gli altri, ma anche per sé.
Ed il peso è ancora più gravoso. Personale. Sociale riflesso. Personale amplificato.

"Da adesso sarebbe stato così, io sola per le responsabilità che prima erano di entrambi".
"Evita di assomigliare alle donne in frantumi di un libro famoso della tua adolescenza".

"... sentii in ogni angolo del corpo i graffi dell'abbandono sessuale, il pericolo di affogare nel disprezzo di me e nella nostalgia di lui."

"Le donne senza amore dissipavano la luce degli occhi, le donne senza amore morivano da vive. [...] Racconto e maldicenza e cucito: io ascoltavo."

"Una donna può facilmente uccidere per strada, in mezzo alla folla, lo può fare più facilmente di un uomo. La sua violenza sembra un gioco, una parodia, un uso improprio e un po' ridicolo della determinazione maschile a fare il male"

"Il successo dipende dalla capacità di manipolare l'ovvio con precisione di calcolo".

E' un romanzo impegnativo. Emotivamente forte.
Da leggere solo se si accetta e sopporta l'incontro con anime rotte.






lunedì 29 dicembre 2014

L'AMORE MOLESTO - Elena Ferrante

Presente e passato si fondono, ricordi confusi eppure nitidi, dettagli di scene ed immagini che si rivelano diversi. 
Storie di antica e presente, ordinaria, violenta follia. 
Una donna muore, la figlia ne ripercorre la vita. 
Ricordi confusi, passato mescolato al presente, immagini oniriche e reali. 

"... e di nuovo mia madre, prima che diventasse mia madre, forse incalzata dall'uomo con cui avrebbe fatto all'amore, che l'avrebbe coperta col suo cognome, che l'avrebbe cancellata col suo alfabeto.

"... aveva l'imprevedibilitá di una scheggia, non potevo imporle la trappola di un unico aggettivo."

"L'infanzia è una fabbrica di menzogne che durano all'imperfetto: la mia almeno era stata cosí.

I nostri genitori sono parte di noi, che lo vogliamo o no. 
Madre e figlia si confondono nel ricordo. 
Verità e menzogna, ricordi e fantasie. Amore e violenza, tradimento vero o pensato. Molestie reali, relazioni immaginate o vissute. 
Una lettura enigmatica. 
Evoca immagini, sensazioni, sentimenti sopiti e contraddittori. 
Immagini crude, tangibili. Contrapposte a relazioni sfumate, personalitá sfuggenti. 
Una storia incompiuta e allo stesso tempo conclusa. 

Non so dire se ho apprezzato questo romanzo. Lascia un sapore che sfugge, difficile da descrivere. Forte eppure sfumato.