Può un giallo coinvolgere anche se si è abbracciata la convinzione di averne capita la trama fin dalle prime righe?
Si può desiderare di leggerlo, assaporarlo fino all'ultima riga?
Se il giallo è stato scritto da Tuti, non c'è dubbio.
Il perchè, il come sono andate le cose, il racconto degli eventi con il gustosissimo contorno che abbraccia la narrazione di terre vicine, gli eventi nella loro interezza, quelli sono tutti da scoprire.
Sono da scoprirre le persone che rendono vivo il romanzo e gli ambienti, quei luoghi unici e non a tutti conosciuti.
La penna di Ilaria Tuti scorre, e scorrono con lei gli occhi di chi legge. La narrazione fluisce, si interrompe, diventa complessa. Coinvolge, incuriosisce, intenerisce e commuove.
Dettagli storici, vicende inventate, momenti intensi e irresistibili siparietti.
Il commissario Battaglia, che è una agguerrita, determinata, competente commissaria, nella sua più rotonda umanità; la sua squadra rispettosa e fedele, che per questa guida tanto capace e così fragile nutre un affetto che coinvolge l'ambito professionale e quello umano.
Massimo Marini, il "nuovo" ispettore di cui si sveleranno i segreti più bui.
E' una trama che alterna presente e passato, dinamiche oscure, periodi storici bui; che suggerisce interventi inspiegabili e che descrive nel profondo l'animo umano.
Tuti è stata una bella scoperta, pagine piacevoli e intense, un ottimo consiglio di lettura che mi sento di riproporre.
TEMPUS VALET, VOLAT, VELAT.