Si conclude la quadrilogia. Il Cimitero dei Libri Dimenticati.
Avvincente, angosciante, coinvolgente e di piacevolissima lettura, questo romanzo alimenta il desiderio di rileggere i precedenti, non fosse altro che per rinfrescarsi la memoria.
La dittatura Franchista con le sue guerre civili nella guerra civile è lo sfondo atroce e crudele della narrazione, e ne costituisce parte integrante.
Laceranti vicende, intrighi misteriosi, personaggi cui ci si affeziona.
Si chiude la narrazione che ruota attorno alla storica libreria "Sempere e Figli", in Barcellona.
Il Cimitero dei Libri Dimenticati, da sempre presente, rimane un santuario per chi scrie e per chi legge.
I libri, la loro potenza e il loro potere, sono i protagonisti. Prendono forma e vita, non importa se i loro autori sono "maledetti".
Julian Carax, David Martin, e molti altri scrittori, travolti dala crudeltà dei propri tempi, che è la crudeltà dei propri simili.
Dosa magistralmente mistero, orrore e umorismo, Zafòn.
La prematura e "sospetta" morte di Isabella, madre di Daniel Sempere, richiede attenzione, perché la verità è dolorosa ma non conoscerla consuma.
La misteriosa sparizione del Ministro Valls, pretenzioso "uomo di lettere", richiede l'intervento di una organizzazione non meglio identificata, sotterranea, potente.
Alicia Gris, giovane donna troppo segnata da una vita che non è mai stata la sua, percorre sentieri pericolosi e contorti per scoperchiare una verità che troppi interessi vorrebbero seppellire per sempre.
Terrore, violenza, morte, e un dolore profondo e inguaribile, nel fisico e nell'animo.
Alicia è legata a Firmìn, e finisce col diventare l' "angelo delle tenebre" preferito di Julian Sempere, figlio di Daniel e Beatriz.
Gustosa anche la meta-narrazione, i quattro volumi che narrano questa storia della famiglia Sempere, narrati a loro volta.
Bellissimo affondare nei racconti di Zafòn.
"Chiunque aspiri a conservare il senno ha bisogno di un posto nel mondo in cui possa e voglia perdersi" (p. 158)
"[...] a partire da un certo punto della vita, il futuro di un uomo si trova invariabilente nel suo passato." (p.186)
"Fernando Brians aveva conservato quell'aria giovanile e vivace di chi non invecchia perchè nessuno gli ha detto che gli anni sono passari e che ormai tocca comportarsi in maniera rispettabile e posata" (p. 290)
"Le opere non si finiscono mai. Il trucco sta nel sapere a che punto bisogna lasciarle incompiute." (p. 308)
"Nulla sorprende e spaventa più di ciò che si sa già" (p. 314)
L'OMBRA DEL VENTO - Carlos Ruiz Zafòn (2001)
IL GIOCO DELL'ANGELO - Carlos Ruiz Zafòn (2008)
IL PRIGIONIERO DEL CIELO - Carlos Ruiz Zafòn (2011)