Noioso.
Geniale. E noioso.
Iniziato anni fa, ripreso in mano oggi.
Metafore di metafore, metaforico.
L'idea è intrigante, la forma anche. Eppure la lettura non scorre.
Un castello, o osteria, in cui si ritrovano a cena commensali di origini e provenienze disparate.
Scoprono di aver perso l'uso della parola, però ciascuno ha una propria storia che tiene molto a raccontare.
Per il tramite delle carte dei Tarocchi, liberamente lette e interpretate dando sfogo alle associazioni che le carte stimolano, si sviluppa la narrazione delle varie vicende.
Lettura destinata a rimanere incompiuta, nonostante fosse intrigante.
Ripongo il libro, getto la spugna.
Peccato.
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