domenica 28 maggio 2023

AMLETO - William Shakespeare

Capita di prendere in mano un vecchio libro ingiallito che finora ha fatto da soprammobile, per decenni. 

100 pagine 1000 lire, deninciano l'età avanzata del volumetto. 

Shakespeare tra i tanti studiati e citati e non ancora letti. 

E' ora di farlo.

Traduzione divertente questa di Luigi Squarzina.
Per liquidare un classico tra i classici con una battuta: la procrastinazione tradotta in arte. Il troppo procrastinare finisce in tragedia. 

"Sia letargo bestiale, sia questo vizio di analisi a studiar troppo le cose - pensiero che spaccato in quarti ne ha uno di saggezza e tre di viltà  - io davvero non so perchè passo la vita a dire: "questo è da farsi", quando ho causa, volontà, salute e mezzi per farlo." (p. 72)

Che dire di un classico tanto classico? 
Lettura piacevole, avvincente. Divertente nel suo tragico realismo.
Da leggere, da conoscere.
Bellissimo. 

"Spesso una goccia di male contabima la sostanza più pura" (p. 26)

"Per il cielo, farò un fantasma di chi mi trattiene" (p. 27)

"Qualcosa è marcio nello Stato di Danimarca" (p. 27)

"Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante se ne sognano nella tua filosofia." (p. 31)

"I tempi sono fuori di sesto; brutta sorte, che io debba essere nato a mettere ordie" (p. 31)

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