Una giovane donna uccisa. Una prostituta, sopranominata "Vipera".
Il Commissario Ricciardi alle prese con l'indagine, affronta con il Brigadiere Maione e l'amico dottor Modo la Napoli madre di pregiudizi ed emarginazione.
Come sempre la trama del "giallo" non è particolarmente ghiotta, ma il romanzo è leggibilissimo e coinvolgente per tutto il contorno.
La Napoli Fascista con le sue insidie e pericoli, che questa volta vedono il dottor Modo seriamente coinvolto, con il concreto rischio che esca di scena per mano nera.
Le amicizie e gli amori del Commissario schivo e cupo, che non sa dar voce ai propri sentimenti, la vita del Brigadiere Maione, fido collega e amico con la sua vita familiare felice pur con qualche ombra e preoccupazione.
Dimmi, che vuoi dalla notte di primavera? Un mondo nuovo, forse. Un mondo diverso, dove causare sofferenza non sia un merito, un traguardo da perseguire. Dove la patria sia l’universo, dove i confini non debbano essere allargati con le armi. Dove si possa star male solo perché lo vuole la natura, e non per mano umana. E forse, non sentire tue le sofferenze di tutti”
Romanzo che si legge più per il contorno che per la trama in sé.
Consigliato per trascorrere alcune ore piacevoli, senza perdere la voglia di riflettere su un passato che non è poi così lontano, non è del tutto trascorso.
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