In un'epoca che millanta di essere moderna ma in cui tornano di moda le guerre di religione, è consigliatissima la lettura di pensatori liberi e illuminati come Russel.
Saggio antologico che raccoglie brani scritti nei primi decenni del 1900, e che propone una serie di argomentazioni solide a favore di un logico, illuminato, intelligente ateismo (Russel si dichiara agnostico, non ateo).
Secondo Bertrand Russel, le religioni non sono solamente false, ma sono soprattutto dannose.
Ripercorrendo e guardando con occhio critico (o semplicemente attento) ai giorni nostri, non si potrebbe fare altro che dare ragion al filosofo, matematico, premio Nobel per la letteratura. Eppure ...
"I tre impulsi umani alla base della religione sono dunque: paura, presunzione e odio" (p. 42)
"I difensori della morale tradizionale sono raramente persone di cuore." (p. 60)
"Il bambino, in generale, ha l'abitudine di pensare; uno degli scopi degli attuali sistemi educativi è di combattere questa abitudine." (p. 61)
Un'analisi disincantata e lucidissima di questo illuminato e luminoso pensatore, nato nel 1872 eppure così moderno. Pensiero attualissimo, di cui c'è un gran bisogno, perchè dai primi decenni del 1900 ad oggi molte cose sono cambiate, ma troppe sono rimaste com'erano, altre stanno regredendo, pericolosamente.
"Il futuro, emotivamente parlando, è più importante del passato, e anche del presente." (p. 83)
"Possiamo trovare il filosofare un modo piacevole per trascorrere le mattinate, e il conforto che ce ne deriva può, in casi estremi, essere paragonato a quello che si trova nel bere, un modo piacevole per passare le serate." (p. 86)
Riassumere questa raccolta di camei è impresa ardua, perchè le argomentazioni sono gustose e interessanti e articolate; andrebbero quindi lette per intero.
" ... la connessione tra religione e morale meriterebbe un imparziale studio geografico" (p. 94)
" [...] La nudità offende le persone per bene e così la verità. [...]
[...] Lo stesso tipo di falsità pervade la politica, a causa della ipocrita sensibilità della gente simpatica. [...]" (p. 116)
"Così la forza della stupidità in basso e l'amore del potere in alto paralizzano gli sforzi del libero pensiero." (p. 141)
"La morale non è strettamente legata alla religione come pretendono le persone religiose. Direi, anzi, che certe fondamentali virtù si riscontrano più facilmente fra coloro che rifiutano i dogmi religiosi che fra coloro che li accettano. Questo si può dire specialmente per la virtù della sincerità o integrità intellettuale. Per integrità intellettuale intendo la consuetudine di risolvere le questioni più dibattute alla luce dell'evidenza, o di lasciarle insolute se l'evidenza non ci soccorre [...]" (p. 170)
"Quando due uomini di scienza non si trovano d'accordo, non invocano il potere civile; attendono che ulteriori acquisizioni scientifiche decidano la vertenza, perchè entrambi si riconoscono fallibili. Quando invece un contrasto avviene tra due teologi, non essendovi alcun criterio al quale uno dei due possa appellarsi, non restano che l'odio reciproco e un appello, più o meno palese, alla forza." (p. 174)
I punti di vista di chi pensa liberamente, basandosi sulla conoscenza, possono essere superati. Devono esserlo, perché (anche) su questo si fonda il progresso.
I dogmi invece rimangono per definizione immutati, salvo modifiche utilitaristiche, strumentali a preservare lo status quo, a dispetto delle evidenze.
"Per me, le virtù importanti sono la BONTA' e l' INTELLIGENZA" (p. 179)
Meraviglioso Russel.
Lettura che andrebbe prescritta, alla stregua di un farmaco, contro superstizione e ignoranza, più ancora che consigliata per trascorrere alcune ore deliziose in compagnia di una mente interessante e stimolante.
Bellissimo saggio, piacevole lettura, riflessioni interessanti, di spessore notevole, e condivisibilissime.
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