Un'epidemia improvvisa, qualcosa di sconosciuto e che come tale fa paura.
Il tipico modo di affrontare le "emergenze umanitarie". Isolare le vittime, demonizzarle. Senza vedere che tutti sono vittime, prima o poi tutti lo diventeranno.
Pesante, questo romanzo. Pesante lo stile, pesante il contenuto, pesante la lettura. Eppure intrigante, eppure interessante, eppure molto avvincente.
Il discorso diretto, mai virgolettato, si mescola alla narrazione, con la narrazione si confonde.
La creazione di una parallela umanità, che presto inizia ad autodistruggersi.
Cecità, il contrario della solidarietà.
Ricorda "Il Condominio" (Ballard, 1975), l'atmosfera di questo romanzo. Il ribrezzo suscitato dalle descrizioni di sudiciume, umori, deiezioni, la repulsione alla scoperta che sia possibile sopportare ogni tipo di bestialità. Istinto di spravvivenza? A che prezzo.
Qui è una causa esterna a scatenare l'inferno della bestialità umana.
Emergenza. Mancanza di organizzazione. Nessuna lungimiranza.
Una sola persona conserva la vista, circondata da un'umanità cieca.
"[...] un Governo di ciechi che vogliono governare dei ciechi, e cioè, il nulla che pretende di organizzare il nulla". (p.216)
"Senza futuro il presente non serve, è come se non esistesse." (p.216)
" [...] se la vittima non avesse un diritto sul carnefice, allora non ci sarebbe giustizia"
"... l'organizzarsi è già, in un certo qual modo, cominciare ad avere occhi" (p. 249)
"Qui non c'è nessuno che parli di organizzazione"
"... ben più necessità avrebbero i vivi di risorgere da sè stessi, e non lo fanno". (p. 255)
"Qui si parla di organizzazione, disse la moglie del medico al marito, Me ne sono accorto, rispose lui, e tacque." (p.262)
Angosciante, opprimente, desolante.
Eppure, lascia aperto uno spiraglio di speranza.
Curiosità (che rattrista):
"In Italia, il titolo è stato tradotto eliminando parte di quello in lingua originale per esigenze editoriali; si è ritenuto infatti che Saggio sulla cecità avrebbe scoraggiato i lettori".
(titolo originale, in lingua portoghese: Ensaio sobre a Cegueira, letteralmente Saggio sulla cecità)
fonte: Wikipedia
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