Fantasmi e Ombre. Una casa infestata, un'assassina dissociata che riemerge dal passato. Come da copione, la realtà è ben diversa da come appare.
Superstizione e magia si mescolano a un più prosaico odio mortale. Il sovrannaturale e l'umano convivono in una dimensione sola.
Scorre facilmente anche questo giallo di Vargas.
"[...] aveva scelto come motto che il disfattismo l'avrebbe protetta dalla speranza."
I fantasmi del passato, quelli sono reali, tornano e sono più umani che mai.
"Improvvisa o graduale?" "C'è differenza? L'irrompere di una sensazione è soltanto il punto d' arrivo di una gradualità nascosta, che non viene necessariamente percepita".
"Ma aveva fatto come gli altri: aveva detto il suo segreto a una persona. Una, ed era una di troppo."
"Capitano, non trova che ci dia già abbastanza grane quello che pensiamo davvero senza doverci preoccupare anche di quello che avremmo potuto pensare se lo avessimo pensato?"
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