5 maggio 1818 - 14 maggio 1883
Opera molto conosciuta e citata, non altrettanto letta, probabilmente.
E' un saggio, un'opera monumentale, un vero e proprio mattone.
E' un saggio, un'opera monumentale, un vero e proprio mattone.
E anche un pilastro.
Scive Eugenio Sbardella in prefazione, nell'aprile 2015: " ... immarcescibile punto di riferimento delle domande sul nostro esistere attuale, almeno per ora, almeno fino a quando rimarranno, seppur profondamente mutate, le condizioni storiche che un secolo e mezzo fa portarno alla sua creazione."
E ancora: ""Marx è morto! No, non prendiamoci in giro, sono morti i modelli imperfetti che pretendevano di rifarsi alle sue teorie e che avevano spaccato il mondo a metà portandolo sull'orlo della catastrofe. Spartiacque, il crollo del muro di Berlino, sulle cui rovine si sono accumulate le macerie immense di un "impero" improvvisamente rivelatosi di carta velina. Marx però non è rimasto sepolto sotto di esse, come hanno strombazzato al vento i suoi nemici di sempre, e noi oggi, in questa società malata, più che mai abbiamo bisogno di lui."
Continua Sbardella: "Eppure un elemento assoluto esiste nella speculazione di Marx: una società senza classi, quella méta ultima che giustificava alla sua epoca la violenza della classe dei diseredati, degli sfruttati e di chi non aveva nemmeno quel "privilegio", contro la classe dei ricchi. Un'utopia, vero? [...] E invece l'utopia conta, ribadiamo noi, è la méta che dà un colore e un senso al nostro sforzo per immaginare un uomo nuovo e un mondo migliore, basta non confonderla coi miti e coi credi."
E' l'inizio, e non la fine di una lettura, questa volta.
Un mattone in tutti i sensi. Corposo e voluminoso il tomo, non sempre scorrevole la lettura, complicati e complessi gli argomenti trattati.
Non è un sunto, non può esserlo da parte mia. E' un invito alla lettura, o quanto meno alla periodica consultazione di questa pietra miliare.
Un'utopia non può essere realizzata, ma l'analisi dei fenomeni che governano il Mondo non è mai inutile. E chissà che un giorno queste analisi non tornino di moda?
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