lunedì 28 maggio 2018

UN LUOGO INCERTO - Fred Vargas


Piedi mozzati in numero dispari e vampiri. 
Una famiglia che si allarga in circostanze piuttosto curiose, un altro viaggio per il peculiare Commissario Adamsberg. 

Amicizia, fiducia, crudeltà e complotti. 

Divertente la saga Adamsberg, autrice interessante Fred Vargas. 


venerdì 18 maggio 2018

NEI BOSCHI ETERNI - Fred Vargas

Fantasmi e Ombre. Una casa infestata, un'assassina dissociata che riemerge dal passato. Come da copione, la realtà è ben diversa da come appare. 

Superstizione e magia si mescolano a un più prosaico odio mortale. Il sovrannaturale e l'umano convivono in una dimensione sola.

Scorre facilmente anche questo giallo di Vargas. 

"[...] aveva scelto come motto che il disfattismo l'avrebbe protetta dalla speranza."

I fantasmi del passato, quelli sono reali, tornano e sono più umani che mai. 

"Improvvisa o graduale?"  "C'è differenza? L'irrompere di una sensazione è soltanto il punto d' arrivo di una gradualità nascosta, che non viene necessariamente percepita".

"Ma aveva fatto come gli altri: aveva detto il suo segreto a una persona. Una, ed era una di troppo." 

"Capitano, non trova che ci dia già abbastanza grane quello che pensiamo davvero senza doverci preoccupare anche di quello che avremmo potuto pensare se lo avessimo pensato?" 

 

domenica 13 maggio 2018

SOTTO I VENTI DI NETTUNO - Fred Vargas

Trasferta in Canada per la squadra francese di Adamsberg. Viaggio tormentato per l'insostituibile Danglard, viaggio pericoloso per il commissario. 
Strani omicidi, tutti risolti in fretta e senza difficoltà, senza apparenti legami l'uno con l'altro, nel corso di decenni. 
Adamsberg che sa, Adamsberg è coinvolto, Adamsberg non viene preso sul serio. Adamsberg rischia, questa volta in modo serio. 

La sua squadra deve lavorare per tirarlo fuori dai guai. Lavoro difficile, vicenda come sempre improbabile, romanzo avvincente, come gli altri.
Se non si cerca una trama verosimile, se non si insegue un "caso" realistico. 

Se si apprezza l'immersione in un mondo abitato da cacciatori di nuvole. 

Divertente la traduzione del francese-canadese, grottesco linguaggio che strappa sorrisi.

"Esatto. Certo punto, è proprio quando hai il blues che prendi dentro più rami. E tu, per via del tuo diavolo, li devi evitare. Non devi aspettare il ghiaccio per attraversare sull'altra sponda, mi ti segui? Dacci dentro, tira dritto e tieni duro". 

"Ah, la verità, mica si scova così. La verità si nasconde come i funghi e nessuno sa il perché."
- "E come si scova, Clémentine?" - "Beh, esattamente come i funghi. Bisogna sollevare le foglie a una a una nei posti bui. Capace che è una cosa lunga."

Una hacker molto particolare, una squadra sui generis. 
Bel romanzo, anche questo.


domenica 6 maggio 2018

PARTI IN FRETTA E NON TORNARE - Fred Vargas

"Sono solo parole. Parole. Le parole non hanno mai ucciso nessuno. Si saprebbe". - "Infatti si sa, Le Guern. Le parole, invece, hanno sempre ucciso". 

Una professione desueta, il banditore. Un'urna, in cui le persone depongono i propri messaggi, che il banditore declama, legge, recita al vento, a chi ascolta, alla folla che si forma per ascoltare.
Una sorta di bacheca pubblica, in carne ed ossa, viva. 

Messaggi di ogni genere, tra cui spiccano testi particolari, inquietanti e apparentemente incomprensibili. 
Lo spettro della peste. Talismani e superstizioni. 
Morti, omicidi. Il commissario Adamsberg indaga, seguendo il filo dei propri disordinati pensieri, e il filo della propria disordinata vita.

"[...] Comunque sappia che si tratta di un superalcolico molto particolare. Non solo si diventa inefficienti, ma quasi tonti, inebetiti, un po' come la lumaca nella sua bava. Una mutazione stupefacente." - "E' doloroso?" - "No, è come una vacanza".

"[...] Non mi avvicino mai alle ortiche, Adrien, non le strappo mai. Non sono mi, capisce, come non  mio il resto." - Camille lasciò cadere il braccio e sorrise. - "Ma, improvvisamente, uno sbaglio, un errore. E ci si fa pungere senza volerlo." - "Brucia?" - "Non è nulla, passerà".

 

IL CAPITALE - Karl Marx

IL CAPITALE - Karl Marx
5 maggio 1818 - 14 maggio 1883

Opera molto conosciuta e citata, non altrettanto letta, probabilmente.
E' un saggio, un'opera monumentale, un vero e proprio mattone. 
E anche un pilastro. 

Scive Eugenio Sbardella in prefazione, nell'aprile 2015: " ... immarcescibile punto di riferimento delle domande sul nostro esistere attuale, almeno per ora, almeno fino a quando rimarranno, seppur profondamente mutate, le condizioni storiche che un secolo e mezzo fa portarno alla sua creazione."

E ancora: ""Marx è morto! No, non prendiamoci in giro, sono morti i modelli imperfetti che pretendevano di rifarsi alle sue teorie e che avevano spaccato il mondo a metà portandolo sull'orlo della catastrofe. Spartiacque, il crollo del muro di Berlino, sulle cui rovine si sono accumulate le macerie immense di un "impero" improvvisamente rivelatosi di carta velina. Marx però non è rimasto sepolto sotto di esse, come hanno strombazzato al vento i suoi nemici di sempre, e noi oggi, in questa società malata, più che mai abbiamo bisogno di lui."

Continua Sbardella: "Eppure un elemento assoluto esiste nella speculazione di Marx: una società senza classi, quella méta ultima che giustificava alla sua epoca la violenza della classe dei diseredati, degli sfruttati e di chi non aveva nemmeno quel "privilegio", contro la classe dei ricchi. Un'utopia, vero? [...] E invece l'utopia conta, ribadiamo noi, è la méta che dà un colore e un senso al nostro sforzo per immaginare un uomo nuovo e un mondo migliore, basta non confonderla coi miti e coi credi."

E' l'inizio, e non la fine di una lettura, questa volta. 
Un mattone in tutti i sensi. Corposo e voluminoso il tomo, non sempre scorrevole la lettura, complicati e complessi gli argomenti trattati. 

Non è un sunto, non può esserlo da parte mia. E' un invito alla lettura, o quanto meno alla periodica consultazione di questa pietra miliare.
Un'utopia non può essere realizzata, ma l'analisi dei fenomeni che governano il Mondo non è mai inutile. E chissà che un giorno queste analisi non tornino di moda?