mercoledì 14 dicembre 2011

LA REGINA DEI CASTELLI DI CARTA - Stieg Larsson

Terzo ed ultimo libro di una trilogia "da spiaggia".
Gli intrighi di palazzo si appropriano della trama.
Meno scorrevole dei primi due, contiene a sua volta diversi spunti di riflessione.
E si legge molto volentieri.

"Quella della libertà di espressione è la legge con cui una democrazia sorge e cade".

"Propongo anche una riduzione di stipendio per i capi. [...] "
"Dunque vorresti ridurre anche il tuo stipendio? E' una specie di comunismo quello di cui ti fai portavoce?"
"Non diciamo cazzate. Tu hai uno stipendio di  ... se si calcola anche il premio. E' demenziale. [...]"
"Quello che non capisci è che i nostri azionisti sono tali perché vogliono guadagnare dei soldi. Questa cosa si chiama capitalismo. Se gli chiedi di perdere soldi, non vorranno più essere azionisti, ecco tutto".
"Io non gli chiedo di perdere soldi, ma potrebbe anche succedere. La proprietà comporta anche delle responsabilità. Come tu stesso hai sottolineato, si tratta di capitalismo. [...] Tu vorresti che le regole del capitalismo fossero valide per i dipendenti ma non per gli azionisti e per te."

domenica 11 dicembre 2011

LA RAGAZZA CHE GIOCAVA CON IL FUOCO - Stieg Larsson

Thriller incalzante, trama movimentata.
La detective story lascia il posto ad un romando d'azione.

I personaggi introdotti in "Uomini che Odiano le Donne" sono ormai familiari, non stupiscono più, sono quasi prevedibili. Mantengono comunque viva l'empatia che avevano suscitato con la presentazione dell'autore.

Un thriller piacevole.
Libro "da spiaggia", finisce in un lampo. Lasciando un vago sapore di incompiuto.
Ma c'è ancora un terzo romanzo, a completare la trilogia.

Obbligatorio attaccarne il contenuto!

mercoledì 7 dicembre 2011

UOMINI CHE ODIANO LE DONNE - Stieg Larsson

Un romanzo "commerciale", best seller da supermercato.
Eppure un libro mangiato.

Thriller scorrevole e intrigante, personaggi ben caratterizzati e diversi spunti per riflessioni più profonde.
Il tema degli stereotipi, la violenza sulle donne in quanto tali. Tra ingiustizie e superficialità, intrighi e profonda malvagità, protagonisti di cui si apprezzano pregi e difetti.

Ottimo per immergersi in una realtà parallela, un perfetto romanzo d'evasione.
Libro da spiaggia, indiscutibilmente. Che consiglio a chiunque ami le "detective stories".
Vale la pena tentare di addentare l'intera "trilogia".

domenica 24 luglio 2011

IL LUPO GAROU - Leonie Swann


Un altro giallo di pecore della Swann.
Molto naive la narrazione, molto simpatici i lanosi personaggi, non particolarmente intrigante la storia.
Un ottimo "romanzo da spiaggia", simile al primo, Glenkill, e forse per questo un po' meno originale.

Mistero e morte, umana e animale, un lupo mannaro che crede di essere uomo, un uomo che si crede mannaro?


Il punto di vista lanoso del singolare gregge di Rebecca è sempre suggestivo.
La già sperimentata saggezza ovina continua a strappare un sorriso.
La trama non si svela, è pur sempre un "giallo".

Non un capolavoro, a mio modo di vedere. Certamente simpatico e rilassante. Lettura leggera e piacevole.


giovedì 16 giugno 2011

E' GIA' SERA, TUTTO E' FINITO - Tersite Rossi

Un libro molto bello.
Scritto da Tersite Rossi, che ha quattro mani e due teste, si legge con gusto ma senza leggerezza.

"Si era sbagliato. Un fascista deluso non può continuare a essere un fascista.Resta solo un deluso. Niente di più".
"Si era sbagliato. Un rivoluzionario deluso non può continuare ad essere un rivoluzionario. Resta solo un deluso. Niente di più".



Potere e ideali.
Potere senza ideali, idee belle ed impotenti.
Una narrazione articolata, più punti di vista, personaggi le cui vite si intrecciano da vicino o senza toccarsi.
Un filo conduttore costante: la tristezza che accompagna fiducia e speranza sistematicamente disattese.
E la disillusione di chi crede in un ideale forte. 
Triste la storia. Vera, verosimile.
Una romanzata ricostruzione storica, che dal Sessantotto studentesco attraversa gli anni di Piombo fino a Tangentopoli, e oltre.
Interessante, scorrevole, non leggero, un romanzo che invita alla riflessione.
Mi è piaciuto molto.

"Il vecchio potere era tropo logoro per resistere ancora. Stava per essere travolto, i segnali già si vedevano, da più parti. Tangentopoli l'avrebbe presto spazzato via. Era un malato terminale, inutile provare a tenerlo in vita. 
Bisognava accettarlo: il vuoto di potere era arrivato. All'ordine doveva ora seguire, per forza di cose, il disordine. Perché un nuovo potere emergesse, e l'ordine potesse ritornare, ancora una volta".

Auspicabile, una riflessione attenta e disincantata, calata nel tempo che stiamo vivendo.


lunedì 9 maggio 2011

L'ISOLA SOTTO IL MARE - Isabel Allende

Altro avvincente romanzo di Isabel Allende.
Ambientato in una Haiti di fine 1700, allora Santo Domingo, terra di inaudite violenze coloniali, scossa dalla rivolta degli schiavi neri.
Un inno alla libertà, una disincantata descrizione della realtà più cruenta, storia di sopraffazioni, violenze, vendetta, rivolte, inganni.
Una storia di amore e di morte. Di vita.

Il racconto alterna la narrazione in terza persona, e la descrizione degli eventi visti con gli occhi della protagonista. I personaggi della Allende ricalcano sempre uno stesso carattere.
Fierezza, coraggio e determinazione unitamente ad una sensualità tutta sudamericana, i protagonisti maschili e femminili delle storie della Allende sono tutti a loro modo degli eroi.

A fare da sfondo per l'ennesimo epico romanzo di amore ed avventura, i Caraibi ed il Missisipi, Saint-Domingue, La Habana e New Orleans, e l'ingiustizia contro cui lottare sempre e comunque, e mai del tutto sconfitta.

"Non può un essere umano possedere e sfruttare un'altra persona", replicò Parmentier
"Non ha mai avuto uno schiavo, dottore?"
"No. E non lo avrò neanche in futuro".

"Non c'è nulla di tanto pericoloso quanto l'impunità, amico mio, è allora che la gente impazzisce e si commettono le peggiori atrocità, non importa il colore della pelle, sono tutti uguali. Se lei vedesse quello che ho visto io, metterebbe in dubbio quella superiorità della razza bianca di cui tante volte abbiamo discusso."

"... la libertà non era gratis, bisognava guadagnarsela lottando".

Sulla speranza in un cambiamento possibile.
Un bel romanzo.

giovedì 28 aprile 2011

APPUNTI DI UN VENDITORE DI DONNE - Giorgio Faletti

È un giallo. E, quando c'è tempo, i gialli si leggono tutti d'un fiato.
Questo romanzo di Faletti non è un'eccezione.
Stile pulito e scorrevole, metafore simpatiche e leggere, trama coinvolgente, ambientata in un'Italia dei suoi anni di piombo.

Il sequestro Moro come sfondo, mille macchinazioni al centro della storia, che, collocazione storica a parte, sembra (ed é) del tutto attuale.

Se non fosse per le cabine telefoniche a gettone, l'assordante assenza di telefoni cellulari e computer, e per gli ambienti che sanno di fòrmica anni '70, potrebbe assomigliare ad un intrigo dei giorni nostri. Di fatto a ben guardare lo è.

D'altra parte cambiano i mezzi,  ma non le persone.
Il Potere ha sempre lo stesso odore, ed è seduttivo. Anche se profuma di morte.
E una volta ottenuto è la peggiore delle droghe. Non è il potere ciò che logora davvero, ma il timore della sua perdita.

"È tipico delle persone piccole cui viene dato un piccolo potere. Forti con i deboli, deboli con i forti".

Non cito altro, si tratta di un giallo!
Ah, no. Anche questo (posso farlo, sta in copertina!):
"Solo gli stupidi e gli innocenti non hanno un alibi".

Fantasia spinta e realtá fin troppo vera si fondono in modo gustoso.
Da leggere, gustoso libro da spiaggia!

mercoledì 27 aprile 2011

LA SOMMA DEI GIORNI - Isabel Allende

Nello stile della Allende, un’altra saga familiare.
Questa volta narrata in prima persona, esplicitamente riferita a quella grande famiglia “clan” che ha ispirato sempre i suoi romanzi.
Isabel Allende, su Isabel Allende.

Stile scorrevole, narrazione interessante.
Anche il più solitario dei caratteri potrebbe riscoprire il desiderio di far parte del Clan, di vivere il caos e le burrascose dinamiche relazioni tra i numerosi componenti di quella grande famiglia allargata.

Non ho mai letto Paula, dopo le prime righe ho rinunciato per il sentimento di oppressione e triste impotenza che trasmette. Attraverso “La Somma dei Giorni” il dramma viene ripercorso con toni più sereni, diventa possibile gestire la tristezza non più permeata di angoscia.

Libro che consiglierei per lo più a chi già legge la Allende da tempo. Per entrare nella vita di un'autrice che si conosce già.
Piacevole e divertente, contiene numerosi spunti di riflessione sulla vita, l’amore, la famiglia ed il nostro tempo.

Tre regole basilari ... nelle relazioni umane: le cose non vanno prese a livello personale, ognuno è responsabile dei propri sentimenti, la vita non è giusta

C’erano ancora molti simpatizzanti di Pinochet che non provavano vergogna ad ammetterlo. Oggi ne sono rimasti meno perché il generale perse prestigio tra i suoi sostenitori quando venne fuori la storia dei furti, delle evasioni fiscali e della corruzione. Chi aveva sorvolato sulle torture e gli assassinii non gli perdonava i milioni rubati.”

Una considerazione sugli italiani: “... arrivammo ... a Torino, una bella città di livello internazionale, ma non per gli italiani, che non si impressionano neanche davanti a Venezia o a Firenze”. Forse dovremmo guardare intorno a noi con occhi diversi.

Sulla destra cristiana in america: “Si oppongono all’aborto e a ogni forma di controllo delle nascite, eccetto l’astinenza, ma non si mobilitano contro la pena di morte o la guerra”.

E ancora, storia recente, direi attuale: “L’escalation di violenza in Medio Oriente era spaventosa e la condanna internazionale degli americani unanime, ma il presidente Bush non vi faceva caso, divagava come un pazzo, separato dalla realtà e circondato da impostori”.

lunedì 18 aprile 2011

LE BEATRICI - Stefano Benni

Piccoli specchi che vogliono sembrare deformanti, ma che, se esaminati da vicino, si mostrano più che fedeli.
È la realtà che appare parodia di sè stessa.
Il punto di vista della dantesca Beatrice, una Presidentessa contemporanea, una suora posseduta, un'adolescente "spostata", una vecchia "vecchiaccia" ... 

Monologhi al femminile, qualche poesia, canzone.
Preferisco i romanzi di Benni, anche se in ciascuno di questi racconti ho trovato uno spunto da condividere.

Le riflessioni individuali cozzano contro la visione di un sociale appiattito, gretto ed insensibile.  
Beatrice, la musa dantesca è un piccolo gioiello.
E la vecchiaccia è un'invettiva urlata in faccia ad un mondo ingiusto che non impara nulla da sé stesso.

Da leggere, brevissimo ma intenso.
Lascia un retrogusto acido e amaro.

domenica 17 aprile 2011

TI TROVO UN PO' PALLIDA - Carlo Fruttero

Un racconto breve, surreale. Scorrevole, un tantino opprimente.
Non mi è piaciuto in modo particolare, ma l'ho letto quasi d'un fiato, complice anche la sua brevità
Lo stile pragmatico di Fruttero ha il pregio di essere conciso e scorrevole, e nello stesso tempo è in grado di suscitare disagio.
Trasmette la fatica di vivere.

Non saprei in che termini consigliarlo.
Suggerirei di leggerlo, e di provare a descriverlo. Cosa, la seconda, che a me non è riuscito di fare.

lunedì 10 gennaio 2011

SARA' UN DISASTRO, GARANTITO - Arianna Lattisi

Un romanzo leggerissimo e divertente, che probabilmente non avrei mai letto se non conoscessi di persona, anche se indirettamente l'autrice.
E leggere un libro scritto da una persona in carne ed ossa ha davvero un sapore diverso.

Definirei con un sorriso la trama "futile e inutile", al limite dell'inesistente.
Il modo in cui Arianna racconta le strampalate vicissitudini di una (spero) improbabile single trentenne alla disperata (senza esagerazione!) ricerca di un marito, è davvero delizioso.
Stile diretto, scorrevole e curato. Una narrazione ben ritmata, rende davvero divertente la lettura di un romanzo dal contenuto che solitamente non incontra i miei gusti.

Ho molto sorriso nel leggere la presentazione di Alberto Caprara, penso ai riferimenti onirici a "Farenheit 451"e condivido. 
Così come ho condiviso il piacere nel leggere serenamente questo "disastro garantito". 

Lo consiglio a chi ha voglia per una volta di cimentarsi in una lettura semplice, allegra e velocissima!
A me è piaciuto.

venerdì 7 gennaio 2011

IO SONO DIO - Giorgio Faletti

Un bel libro.
Stile piacevole, semplice e coinvolgente.
Giorgio Faletti riesce a coinvolgere il lettore, crea la giusta suspance, indovina i suoi gialli.
Libri "da spiaggia", per uscire dal quotidiano tuffandosi in un'avvincente e divertente lettura.

Un'America post 11 settembre, post Vietnam.
Una detective alle prese con problemi personali e familiari più grandi di lei, in corsa contro il tempo per evitare che avvengano altre stragi.Un reporter che sente il dovere di riscattare la propria vita, finora alla deriva. Omicidi, più d'uno. E stragi. 
Vittime inconsapevoli di menti malate. In guerra, e dopo.
L'orrore della guerra in primo piano, quale pretesto per lo svolgersi della trama. 
Personaggi umani, ben raccontati dall'autore.
Un giallo che permette di rilassarsi e nel contempo induce a riflettere.

"Nonno, perché gli uomini combattono?"
[...] "Ogni uomo, prima o poi è chiamato a farlo. Per ogni uomo c'è sempre una battaglia che aspetta di essere combattuta, da vincere o da perdere. perché lo scontro più feroce è quello che avviene fra i due lupi".
"Quali lupi, nonno?
"Quelli che ognuno porta dentro di sé"
[...]
"Ci sono due lupi in ognuno di noi. Uno è cattivo e vive di odio, gelosia, invidia, risentimento, falso orgoglio, bugie, egoismo. [...] L'altro è il lupo buono Vive di pace, amore, speranza, generosità, compassione, umiltà e fede". [...]
 " E quale lupo vince?" [...] 
"Quello che nutri di più".

"Le guerre finiscono, l'odio dura per sempre",