Piccoli specchi che vogliono sembrare deformanti, ma che, se esaminati da vicino, si mostrano più che fedeli.
È la realtà che appare parodia di sè stessa.
Il punto di vista della dantesca Beatrice, una Presidentessa contemporanea, una suora posseduta, un'adolescente "spostata", una vecchia "vecchiaccia" ...
Monologhi al femminile, qualche poesia, canzone.
Preferisco i romanzi di Benni, anche se in ciascuno di questi racconti ho trovato uno spunto da condividere.
Le riflessioni individuali cozzano contro la visione di un sociale appiattito, gretto ed insensibile.
Beatrice, la musa dantesca è un piccolo gioiello.
E la vecchiaccia è un'invettiva urlata in faccia ad un mondo ingiusto che non impara nulla da sé stesso.
Da leggere, brevissimo ma intenso.
Lascia un retrogusto acido e amaro.
Lascerà anche un retrogusto acido, però dalla descrizione sembra un libro gustoso!
RispondiEliminaDovesse capitarmi tra le mani, non me lo lascerò scappare!
E' pur sempre Stefano Benni! :-)
RispondiEliminaSe ti piace, non delude mai.