lunedì 19 ottobre 2009

LA GRAMMATICA DI DIO - Stefano Benni


Da leggere, come tutti i libri di Benni.

VERGOGNA - J. M. Coetzee


Un bel romanzo. Amaro, duro, aspro, crudo.
Induce a riflettere, lascia un po' di amaro.

DONNE INFORMATE SUI FATTI - Carlo Fruttero


Delizioso, un "giallo" raccontato in prima persona dalle donne coinvolte a vario titolo nella vicenda.
Leggero, ben confezionato.
Migliore la forma del contenuto.
Splendidi i diversi stili narrativi, ritagliati sulle diverse narratrici.

Ottimo romanzo da spiaggia. Si mangia in mezza giornata. E lascia un piacevole sapore!

INES DELL'ANIMA MIA - Isabel Allende



Storia romanzata, un racconto lento, reso avvincente dall'abilità narrativa dell'autrice.
Nefandezze compiute dagli Spagnoli alla conquista del Nuovo Mondo, viste con gli occhi di Inés Suàrez, eroina determinata e forte.

Interessante ma non leggero, lo consiglio a chi ama Isabel Allende.

VOLI - Elena Gianini Belotti


Un romanzo bucolico.
Non un racconto con una trama che coinvolge, bensì un susseguirsi di descrizioni, di immagini, di episodi che comunque catturano.
Un libro da leggere pigramente, immersi in un mondo tanto diverso da quello cittadino.
Una signora che può ritirarsi ad abitare in una casa isolata in collina.
E descrive le sue piccole quotidiane avventure segnate dall'osservazione degli animali che vivono nei dintorni. Protagonisti indiscussi sono i pennuti.
Osservazione partecipante che diventa a volte vera e propria convivenza. Un racconto rilassante, che risveglia il desiderio di vivere lontano dalla frenesia degli impegni quotidiani.
Piacevole e delicato, non avvincente.

domenica 18 ottobre 2009

I QUADERNI DEL PIANTO - Marcela Serrano



Un bel romanzo. Amaro. Come Marcela Serrano sa essere.
Con uno spiraglio di speranza.

Da leggere.

domenica 27 settembre 2009

IL LINGUAGGIO DEL CAMBIAMENTO - Paul Watzlawick

Un saggio interessante, reso a tratti divertente dalla capacità espressiva di Watzlawick, che sa parlare in modo razionale all'emisfero destro del nostro cervello.

La realtà costruita, soggettiva, può essere analizzata e modificata utilizzando il linguaggio adeguato nel modo migliore.

Se la realtà non è oggettiva ed esterna a noi, ma nostra personalissima, costruita quale “immgine del mondo”, il linguaggio é in grado di cambiarla.

Linguaggio che, se origina dal destro dei nostri due cervelli, e se azzecca il lessico, la grammatica, la sintassi appropriati per una situazione specifica, può essere potente quanto la più concreta delle azioni.

" ... un individuo può barare con sé stesso riguardo alle reali proporzioni dell'esperienza di una profonda infelicità o disperazione fino a quando essa si palesa con improvvisa e intollerabile chiarezza nella sfera del banale."

Tristemente concreto il chiasma: "L'aiuto ai paesi in via di sviluppo consiste nel portar via denaro ai poveri nei paesi ricchi per darlo ai ricchi nei paesi poveri, battuta che, ahimé, coglie fin troppo nel segno."

Un saggio da leggere.

Con spirito critico, con un occhio ai nostri tempi e a chi del discorso rivolto agli emisferi destri fa professione di ciarlatano.



martedì 7 luglio 2009

ZORRO - Isabel Allende

Isabel Allende racconta.

Con il suo linguaggio scorrevole, con la capacità di descrivere l’animo dei propri personaggi, l’abilità di immergere il lettore, spirito e corpo, nelle sue ambientazioni fantastiche.

Racconta di Zorro.

La storie dei suoi genitori, la sua nascita, la relazione con Bernardo, la storia di quest’ultimo.
Narra le origini della leggenda.

Romanzo avventuroso e romantico, evasione perfetta dal quotidiano del nostro discutibile presente.

Presente che però torna alla memoria, nelle descrizioni di soprusi, abusi e nefandezze compiuti da parte di ricchi, potenti e religiosi. Azioni spregevoli che non hanno un’epoca propria.

Particolarmente significativo il rito di iniziazione di Zorro, davanti al quale vengono posti i simboli che avrebbe dovuto venerare: “Il pane significava il dovere di aiutare i poveri; la bilancia rappresentava la determinazione di combattere per la giustizia, la spada incarnava il coraggio; il calice conteneva l’elisir della compassione; la rosa ricordava ai membri della società segreta che la vita non implica solo sacrificio e lavoro, ma è anche bella ed è per questo che va difesa”.

Tristemente attuale la censura imposta all’educazione da una Spagna monarchica, cattolica e tradizionale di inizio Ottocento. “... in quei giorni il tronfio rettore dell’Università di Cervera aveva pronunciato davanti al re la frase che sintetizzava l’orientamento della vita accademica in Spagna: "Lungi da noi la funesta mania di pensare””

E tanto tragicamente presente il pensiero del corsaro Lafitte, secondo cui: “i potenti promulgavano le leggi per preservare i loro privilegi e controllare i poveri e gli insoddisfatti, motivo per cui sarebbe stato piuttosto stupido che loro le osservassero. Un buon esempio erano le imposte, che alla fine erano i poveri a pagare mentre i ricchi facevano di tutto per eluderle.”

Un romanzo coinvolgente e dinamico, degno della firma di Isabel Allende.

POCHI INUTILI NASCONDIGLI - Giorgio Faletti



Una serie di racconti più o meno noir.
Una piacevole lettura, una compagnia distensiva.

Un bel "libro da spiaggia".

martedì 12 maggio 2009

IN ALTO A SINISTRA - Erri De Luca

Una serie di brevi racconti narrati in prima persona.

Amarezza di frazioni di vite segnate, momenti scolpiti.

Linguaggio non sempre scorrevole, ma immagini vive, sensazioni descritte e appoggiate sulla pelle del lettore.
Una scrittura epidermica. Dove l’umidità raccontata penetra nelle ossa, il freddo descritto provoca pelle d’oca.

Mirabile la lezione di un grande professore di greco, Giovanni La Magna.
"Io faccio parte di questo regime scolastico contro il quale avete fatto muro. Anzi sono il più vecchio insegnante di questa scuola. Noi siamo insegnanti, voi studenti, siamo per questo più forti di voi, possiamo bocciarvi, sospendervi tutti, compromettere i piani scolastici forse irrimediabilmente per alcuni di voi. Ma vogliamo farlo? Credete che vogliamo rovinarvi? Noi che siamo i più forti ci stiamo in verità difendendo da voi. ... Noi ci stiamo difendendo da voi, voi da noi: così le aule diventeranno campi di battaglia, vincerà il più forte, ma la scuola sarà finita. E' con profonda tristezza che vedo questo accadere."

Tristemente reale, dolce naufragare in un fiume di parole da toccare.

venerdì 1 maggio 2009

TEMPO TIRANNO

La vita, quella cosa che ci sfugge mentre siamo impegnati a fare altri progetti, a volte si prende tutto il tempo che vorremmo dedicare ai nostri interessi veri.
In questo momento il lavoro la fa da padrone, per dirla liberamente con Marx.
Non voglio rinunciare a leggere, nei ritagli di tempo qualche pagina mi da sempre ossigeno.

Ma scrivere richiede tranquillità, non mi riesce quasi più.

Mi limito quindi a pubblicare le copertine dei libri di cui riesco a nutrirmi, ogni volta che posso.

Sperando di ritrovare gli spazi per rileggerli e commentarli con la dovuta calma.
E' un piacere che mi manca.

martedì 21 aprile 2009

L'ELEGANZA DEL RICCIO - Muriel Barbery

Due testimonianze in prima persona. Due personaggi tanto diversi, eppure anime gemelle.
Una portinaia di mezza età che nasconde al mondo la propria profonda cultura e l'amore autentico per l'arte e la letteratura, la musica, il cinema ...
"Non ho figli, non guardo la televisione e non credo in Dio, tutti sentieri che gli uomini calpestano per rendere la loro vita più semplice".
Una ragazzina ricca che non può esternare la propria vera sensibilità, e che smaschera con impietosa lucidità l'ipocrisia del mondo in cui si trova catapultata.
"Ma se nel nostro universo esiste la possibilità di diventare quello che ancora non siamo ... saprò coglierla e trasformare la mia vita in un giardino diverso da quello di miei padri?"
Una descrizione leggera ma profonda della rigidità del pregiudizio, di vite guidate da concetti ed immagini stereotipati.
Uno spiraglio di possibilità si apre al cambiamento.
Intelligenza e sensibilità sono la chiave per superare barriere invisibili eppure tanto radicate pur senza un logico fondamento.
Ironico e divertente, amaro e disincantato. Un romanzo da leggere, da assaporare.
"... forse la più grande rabbia e la più grande frustrazione non sono la miseria, la disoccupazione o la mancanza di avvenire: la rabbia e la frustrazione derivano invece dalla sensazione di non appartenere a nessuna cultura perché sei lacerato tra culture diverse, tra simboli incompatibili."

L'eleganza del riccio - 2006 - Muriel Barbery

lunedì 20 aprile 2009

LA SOLITUDINE DEI NUMERI PRIMI - Paolo Giordano

Una storia scorrevole, si legge alternando sorrisi e riflessioni. Una punta di amarezza di fondo.

Due vite tanto vicine, che scorrono parallele e perdono sistematicamente l'occasione di incontrarsi davvero.
Due persone segnate nel profondo, per diversi motivi, con una spaccatura che risale all'infanzia e non si è mai richiusa.
Decisioni futili, che prese in pochi secondi, orientano per sempre il corso di un'esistenza.
Celebrazione dell'incapacità di volere davvero bene a sé stessi.
Un racconto tenero e amaro.

Non un "cult". Un libro mangiato, forse solo per l'astinenza dal piacere che si prova nel leggere in perfetta solitudine.

"La solitudine dei numeri primi" - 2008 - Paolo Giordano

lunedì 16 marzo 2009

FIRMIN - Sam Savage

Fantasiosa autobiografia di un ratto che vive in un quartiere di Boston. Roditore nato e cresciuto in una libreria, per sopravvivere ai suoi famelici fratelli si nutre di carta stampata finché non scopre di essere in grado di leggere. Apprezza a tal punto la letteratura da entrare a farne parte. Smette di cibarsi in senso letterale di libri, che prende a divorare in senso metaforico.
Della sua vita fa un piccolo romanzo, denso di sogni e fantasie, eppure così vera. Un misto di letteratura, poesia e dura realtà.
Storia delicata e un po' triste. Leggera, eppure ...
Da leggere.

"When you're so small, it is not enough to be a genious!"

"Jerry used to say that if you didn't want to live your life over again, then you have wasted it".


Firmin - Sam Savage (2006)