Affascinante, Oliver Sacks.
Neurologo, docente di neurologia e psichiatria, studioso interessato e attento alla persona.
Calato nel proprio tempo (Londra, 1933 - New York, 2015), osserva i casi clinici nella loro interezza, con sguardo indagatore e curioso, non giudicante.
Ogni racconto comprende teorie, scoperte, riferimenti a un corpus d'indagine scientifica, e una narrazione personale.
La propria, in quanto Sacks conosce le persone, parla con loro, le ascolta, percorre assieme a loro qualche tratto; quella dei soggetti, quando possono narrare la propria condizione.
Sette racconti, sette casi clinici, innumerevoli interrogativi, molte scoperte e ben poche "risposte".
1. Il pittore che non vede i colori, a 65 anni si trova in un mondo che non è soltanto in bianco e nero.
La capacità rappresentativa, il mestiere, l'occhio allenato, fanno di lui un interlocutore interessante e ricco.
Un viaggio nel mondo cromatico, e delle modalità non del tutto note con le quali "conosciamo" il nostro mondo a colori.
2. Un giovane imprigionato nel passato, a causa di una patologia importante; il suo stato scambiato per "pace interiore" dai membri della setta di cui fa parte, l'intervento tardivo, la sua condizione di vita senza un passato, nell'ora e adesso.
3. Un ottimo chirurgo affetto dalla sindrome di Tourette; aneddoti gustosi e divertenti all'apparenza, che descrivono la vita tutt'altro che facile di chi ogni giorno è diverso dagli altri, con doti e possibilità straordinarie. Spassose le descrizioni degli effetti esteriori di una sindrome che condiziona l'intera vita di chi ne è affetto e delle persone con cui viene a contatto.
4. Un uomo cieco cui viene restituita la vista ma, contrariamente a quanto da profani ci si aspetterebbe, viene per questo posto di fronte a inimmaginabili difficoltà che testimoniano come vedere sia una funzione complessa che integra le informazioni sensoriali con un'immensa gamma di nozioni apprese. Senza le quali, si è ciechi-vedenti.
5. Un altro pittore, italiano emigrato negli USA, che dipinge un solo soggetto, pensa a una sola cosa, parla di un solo argomento. Imprigionato in una vita monotematica che è anche il suo mestiere, la sua arte. E' Franco Magnani, il pittore di Pontito.
6. Stephen, ragazzo autistico con un impressionante precoce talento per il disegno, che ha la fortuna di incontrare persone che si occupano di lui e ne valorizzano l'opera, grazie alle quali lavora, viaggia, può condurre un'esistenza varia e ricca, a differenza di altre persone che, prive di tale sostegno, vengono semplicemente rinchiuse a vita in strutture per "disabili".
7. Infine l'autistica biologa e ingegnera Temple Grandin, che vive in autonomia, di lavoro e per il lavoro. Straordinaria mente e personalità, in grado di descrivere la propria condizione autistica. Coinvolgente, appassionante. E' lei l'Antropologa su Marte, la donna capace di entrare in sintonia con gli animali ma di comprendere le persone soltanto parzialmente, mediante uno sforzo cognitivo immenso che le è permesso dalla sua eccezionale mente.
Cosa rende tale una persona? Si può parlare di persone con una patologia, o la condizione specifica è ciò che rende quella persona ciò che è?
Intrigante e coinvolgente. E' un invito ad approfondire, e fornisce qualche strumento per farlo. Ghiotta la bibliografia, anch'essa narrata.