lunedì 9 aprile 2018

L'UOMO DEI CERCHI AZZURRI - Fred Vargas

Strani cerchi appaiono disegnati sulle strade di Parigi. 
Strani incontri a Parigi. Personaggi improbabili, dialoghi inverosimili, relazioni impossibili. 
Squinternata accozzaglia di individui descrive Fred Vargas. Romanzi che si leggono per la leggerezza, per la scorrevolezza, perché sono una compagnia piacevole e irreale. 

Interessante libro, interessante autrice. 

Adamsberg è un Commissario dalla peculiare logica irrazionale. Acuto ed eccentrico. 

"Gliel'ho detto, qui c'è molta meno logica di quanto non sembri a prima vista e di quanta se ne troverebbe se si trattasse di un'autentica mania. E' questo il dato sconcertante". 

"Questo disinteresse verso qualsiasi cosa non aveva neppure il sentore angosciante del vuoto, questa apatia dell'anima non portava neppure con sé i tormenti della noia". 

"Ieri in un caffé della Gare de l'Est uno mi ha detto che il modo migliore per non aver paura della morte è fare una vita del cazzo. Così non hai niente da rimpiangere. Non mi è sembrata una buona soluzione".  

"Una mania è fatta per organizzare il mondo, per dominarlo, per possedere l'impossibile, per proteggersene".

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