Incipit intrigante, promette originalità.
Le prime pagine sono divertendi, la lettura è invogliata fin dal principio.
Che libro sarà? Un giallo? Un Thriller? Un saggio sulla scrittura di gialli?
Un burlone, l'autore. Ci dice cosa accadrà senza raccontare ciò che accadrà.
Esplicita, tace, manipola.
"Questo in narrativa si chiama anticipazione" (p.99)
"Se siete convinti che finora abbia giocato pulito, possiamo proseguire" (p. 116)
E' un giallo avvincente, leggero; tiene sulla corda come un giallo deve fare.
E' originale nel modo; coinvolge chi legge, con questa sua faccia da meta-romanzo.
Il narratore si rivolge a chi legge, ammonisce, descrive, spiega. E raggira. O almeno ci prova.
Gioca "pulito", il narratore. Fornisce gli elementi per capire, e chi legge capisce.
La costruzione, o ricostruzione, dell'intreccio, però, non è immediata. Serve l'intervento del "detective" per mostrare il mosaico nella sua interezza.
Convince più per la sua forma che per il contenuto; promosso, comunque, a pieno titolo.
Bello, divertente, intrigante. Ottimo romanzo "da spiaggia".