venerdì 15 novembre 2024

I SOMMERSI E I SALVATI - Primo Levi

 

"E' AVVENUTO, QUINDI PUO' ACCADERE DI NUOVO" (p. 157)

Nella prefazione Tzvetan Todorov punta il dito contro le persecuzioni che Israele pone in atto nei confronti del Popolo Palestinese.
Oggi stiamo inermi e incapaci di prendere posizione contro quello che sì, è diventato un genocidio. 

Colpevoli, nella nostra indifferenza.
Perché il male è banale. (VIII - prefazione). 

Una lucida analisi della natura umana; dell'unicum costituito dai lager nazisti.
Come si comporta l'essere umano in condizioni disumane?
C'è qualcuno che si salva?
C'è una zona grigia in ogni situazione.

"Ogni vittima è da piangere, ed ogni reduce è da aiutare e commiserare, ma non tutti i loro comportamenti sono da proporre ad esempio. L'interno dei Lager era un microcosmo intricato e stratificato; ..." (p. 10)

"La memoria è uno strumento meraviglioso ma fallace." (p.13)

" ... è difficile difendersi da un colpo a cui non si è preparati." (p. 26)

"Il privilegio, per definizione, difende e protegge il privilegio." (p. 28)

"E' compito dell'uomo giusto fare guerra ad ogni privilegio non meritato, ma non si deve dimenticare che questa è una guerra senza fine. Dove esiste un potere esercitato da pochi, o da uno solo, contro i molti, il privilegio nasce e prolifera, anche contro il volere del potere stesso; ma è normale che il potere, invece, lo tolleri o lo incoraggi." (p. 29)

"... quanto più dura è l'oppressione, tanto più è diffusa tra gli oppressi la disponibilità a collaborare col potere." (p.30)

Questo è un libro fondamentale. Un'analisi disincantata che - ahinoi - appare attualissima.
Quel "dopo" narrato, sviscerato, descritto, analizzato, assomigila molto a questo nostro "prima"; un prima che non vogliamo riconoscere. 

Chissà se un giorno qualcuno potrà chiederci "perchè non siete fuggiti prima?", o se questa volta l'annientamento avrà successo?

"La colpa vera, collettiva, generale, [...] è stata quella di non avere avuto il coraggio di parlare". (p. 144)


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