giovedì 10 ottobre 2024

SE QUESTO E' UN UOMO - Primo Levi

 

"Mi pare superfluo aggiungere che nessuno dei fatti è inventato"
(Primo Levi, Introduzione)

E infine l'ho letto.
Terribile perché vero. Un resoconto agghiacciante di ciò che è stato, di ciò che è stato ripetuto, di ciò che è ancora.

"Se dovessero uccidervi domani col vostro bambino, voi non gli dareste oggi da mangiare?" (p.8)

Quei vagoni, di cui tanto si era sentito parlare.
"Questa volta dentro siamo noi" (p.9)

Cosa accade quando a un uomo, a una persona, viene tolto tutto?
" ... accade facilmente, a chi ha perso tutto, di perdere sè stesso ... " (p.19) 

"Guai a sognare. Il momento di coscienza che accompagna il risveglio è la sofferenza più acuta. Ma non ci capita sovente e non sono lunghi sogni noi non siamo che bestie stanche". (p.37).

" ... pure già so ormai che è nel normale ordine delle cose che i privilegiati opprimano i non privilegiati: su questa legge umana si regge la struttura sociale del campo." (p.37)

"Noi non ritorneremo. Nessuno deve uscire di qui, che ptrebbe portare al mondo, insieme col segno impresso nella carne, la mala novella di quanto, ad Auschwitz, è bastato animo all'uomo di fare dell'uomo". (p.49)

"Per qualche ora, possiamo essere infelici alla maniera degli uomini liberi" (p.72)

Come raccontare ciò che si prova nel leggere questa cronaca straziante? Cosa si prova?
Troppo duro. Cosa aggiungere alle parole di Primo Levi? Al racconto, alle considerazioni, alle analisi? 

La Natura Umana, sotto tutti i nostri occhi, è sempre la stessa:
" ... si offra ad alcuni individui in stato di schiavità una posizione privilegiata, un certo agio e una buona probabilità di sopravvivere, esigendone in cambio il tradimento della naturale solidarietà coi loro compagni, e certamente vi sarà chi accetterà." (p.87)

Le basi psicologiche della sopraffazione. Del potere che le persone più spietate possono esercitare con la complicità di chi si illude di poter raggiungere una posizione di privilegio.
E' il fondamento su cui si struttura il nostro mondo.
La nostra Cecità fa sì che non ce ne accorgiamo.

Come è possibile? Come è possibile sopravvivere a questo? Come è possibile che questo sia avvenuto?
Sopravvivere?
Si insinua una certezza - fallace? Non sopravvivrei, non si sopravvive.
Mentre è sotto gli occhi - ciechi - di ogni persona che ciò che è accaduto è possibile. E come è accaduto ciò che è stato. 

La bestia umana è ignava, inerte, indifferente testimone, perpetuamente, di tali atrocità.
Che non vuole vedere finchè non si abbattono contro la propria persona.
E allora, le altre persone resteranno cieche e sorde. 

L'odio sopravvive nell'indifferenza. 

Appendice (1976)

"I lager nazisti sono stati l'apice, il coronamento del fascismo in Europa, la sua manifestazione più mostruosa; ma il fascismo c'era prima di Hitler e di Mussolini, ed è sopravvisuto, in forme palesi o mascherate, alla sconfitta della seconda guerra mondiale. In tutte le parti del mondo, là dove si comincia col negare le libertà fondamentali dell'Uomo, e l'uguaglianza fra gli uomini, si va verso il sistema concentrazionario, ed è questa una strada su cui è difficile fermarsi."(p. 181)

Qual è la differenza tra i lager tedeschi e quelli Russi? 






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