Un romanzo che scorre, si legge in poco tempo.
Vite che si intrecciano in una Torino contemporanea.
I personaggi sono caratterizzati in modo semplice, netta la separazione tra il "bene" ed il "male".
Una storia delicata, tematiche particolarmente "pesanti" affrontate semplicemente, quasi sfiorate.
Un senzatetto, una madre sola, un bambino affidato ai servizi sociali.
Molte ingiustizie ed una colonna mobile di solidarietà.
Molte ingiustizie ed una colonna mobile di solidarietà.
Un tantino poco realistico nel buonismo che lo pervade, questo breve romanzo è un'ottima compagnia per una lettura disimpegnata ma non superficiale.
Vite vere, vite difficili. Persone che si incontrano. Legami che vanno oltre le apparenze. Storie di condivisione. Miscugli di varia umanità.
Quando tutto sembra perduto, quando un futuro non pare possibile, offrire un aiuto a chi è altrettanto in difficoltà può rappresentare un'ancora di salvezza. Ed essere l'avvio verso un nuovo inizio.
Un libro benefico: il ricavato della vendita del libro devoluto interamente all'associazione Amici dei Bambini Cardiopatici dell'Ospedale Regina Margherita di Torino.
Consapevole del fatto che il mio giudizio non può essere oggettivo, poiché questo libro riveste un particolare valore affettivo per me, ne consiglio la lettura tutta d'un fiato, in una parentesi di evasione.
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