domenica 18 agosto 2013

VILLA METAPHORA - Andrea De Carlo

Un romanzo da spiaggia che non è solo leggero.

Ambientazione sugggestiva, una villa improbabile, albergo esclusivo per persone "speciali" (danarose oltre misura), persa nel Mediterraneo.

Caratterizzazioni dei personaggi esasperate, quasi allegoriche.
Contesto surreale, avvenimenti improbabili, colpi di scena da commedia o film d'azione di bassa lega.

Esasperazione di cliché.

Una feroce parodia del mondo attuale, delle insensate priorità, delle persone che detengono il potere.
Facile, esplicita, fin troppo scontata.
Purtroppo tanto realistica nelle crottesche descrizioni.

"A differenza delle situazioni, le persone non possono essere risolte. Non c'é verso, non c'è modo: non si può. Punto."

Un gioco, un po' troppo scoperto, sul contrasto tra apparenza e sostanza.
Una metafora, appunto della vita. Qualche interrogativo, alcuni episodi particolarmente divertenti, alcuni spunti evidenti di riflessione.

Un libro leggero, divertente, non impegnativo nonostante la lunghezza quasi snervante.
Un'ottima evasione, lettura scorrevole.
Interessanti gli esercizi di stile nel presentare i punti di vista dei vari protagonisti.

"E' buffo come si possa andare fuori di testa per una situazione quando vi si è immersi dentro, vederla come una questione di vita o di morte, farsi venire voglia di buttare giù tutte le pillole che ci sono in giro con tutto l'alcol che c'è in giro, e poi appena guardi le cose da un minimo di distanza scopri che non te ne potrebbe fottere di meno."



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