domenica 18 agosto 2013

VILLA METAPHORA - Andrea De Carlo

Un romanzo da spiaggia che non è solo leggero.

Ambientazione sugggestiva, una villa improbabile, albergo esclusivo per persone "speciali" (danarose oltre misura), persa nel Mediterraneo.

Caratterizzazioni dei personaggi esasperate, quasi allegoriche.
Contesto surreale, avvenimenti improbabili, colpi di scena da commedia o film d'azione di bassa lega.

Esasperazione di cliché.

Una feroce parodia del mondo attuale, delle insensate priorità, delle persone che detengono il potere.
Facile, esplicita, fin troppo scontata.
Purtroppo tanto realistica nelle crottesche descrizioni.

"A differenza delle situazioni, le persone non possono essere risolte. Non c'é verso, non c'è modo: non si può. Punto."

Un gioco, un po' troppo scoperto, sul contrasto tra apparenza e sostanza.
Una metafora, appunto della vita. Qualche interrogativo, alcuni episodi particolarmente divertenti, alcuni spunti evidenti di riflessione.

Un libro leggero, divertente, non impegnativo nonostante la lunghezza quasi snervante.
Un'ottima evasione, lettura scorrevole.
Interessanti gli esercizi di stile nel presentare i punti di vista dei vari protagonisti.

"E' buffo come si possa andare fuori di testa per una situazione quando vi si è immersi dentro, vederla come una questione di vita o di morte, farsi venire voglia di buttare giù tutte le pillole che ci sono in giro con tutto l'alcol che c'è in giro, e poi appena guardi le cose da un minimo di distanza scopri che non te ne potrebbe fottere di meno."



mercoledì 14 agosto 2013

TI VOLEVO DIRE - Daniele Bresciani

Classico tema delle parole non dette in vita, lasciate in eredità dopo la morte.
Da un padre alla figlia adolescente.
Una storia come mille, mille volte raccontate e molte di più vere ma taciute in quanto appunto reali.

Un romanzo leggero (anche troppo), scorrevole. Non lascia il segno.
Si legge in poche ore, ottimo per una giornata in spiaggia o un trasferimento in treno.

"A scuola si studia, non si legge, purtroppo. Nessuno ti insegna il piacere della lettura, quello si impara da soli".

"Dear swot, never stop at the frontpage, always take a look at what's inside".


martedì 13 agosto 2013

MRS DALLOWAY - Virginia Woolf

Romanzo di inizio '900. Stile e ritmo decisamente impegnativi per una lettura attuale.
Riflessioni interessanti, comunque.

Storie di altri tempi, è l'inizio del 1900.
Vite, riflessioni, angoscie e ruoli che si ripropongono.

Con il tempo cambiano gli stili, non muta la sostanza.
Protagonista, filo conduttore, è una sana malattia mentale.
Depressione o schizofrenia pervasiva. 

Incomunicabilità, sentimenti condivisi che restano prigionieri delle persone che li provano, credendosi sole.
Anime isolate in un arcipelago di sentimenti comuni.

"Ma come si fa a conoscersi a vicenda? Ci si incontra ogni giorno per un po'; poi non ci si vede più per mesi, per anni. Non si può che restare insoddisfatti - ne convenivano - di fronte alla scarsità dei rapporti umani. Quanto poco si conoscon le persone!"

Ed il suicidio.
"Lo sa il cielo soltanto difatti perché la si ami sì tanto, ciascuno a suo modo, la vita. ... "

"Non voleva morire. La vita è bella. Il sole riscalda. ma gli esseri umani ... "