Dubiti di tutto, riconosci il luogo in cui abiti.
Geniale, intricato, complesso, ironico. Stupendo.
Divertentissime le velenose invettive del narratore; lucido e confuso.
(p. 19) "Chi sono?"
(p. 29) "Gli uomini non fanno mai il male così completamente ed entusiasticamente come quando lo fanno per convinzione religiosa"
Quanto è Storia e quanto è favola? Umberto Eco gioca con le parole, con i personaggi, con i fatti. Si trastulla, l'erudito, menando per il naso chi lo legge.
(p. 96)1848 "I miei compagni sussurravano anche dell'apparizione di un Manifesto dei Comunisti, sì che a esultare non erano solo gli studenti ma anche i lavoratori, e gli uomini di bassa condizione, tutti convinti che a breve avrebbero impiccato l'ultimo prete con le budella dell'ultimo re".
(p. 100) "A ciascuno il suo complotto"
(p. 138) Credibilità. "Gli agenti di polizia non sono dei letterati e non ce la fanno ad andare al di là di due o tre pagine".
(p. 140) Suffragio universale, unico rimedio contro la Democrazia.
Possibile che ogni cambiamento sia solo apparente, che non ci sia mai scampo per il popolo, per le persone, per la gente comune?
Possibile che non ci sia speranza?
Una Spedizione dei Mille vera, immaginabile, romanzata, verosibile?
Non importa.
Eco si diverte, e chi legge si diletta.
Riflettere, però, è automatico.
Complotti - veri o millantati? - e giochi di Palazzo.
Chi decide davvero la direzione in cui ci muoviamo?
Inevitabile pensare al presente. Al potere del Soldo e all'idiozia delle masse, che, non comprendendo la complessità, vedono complotti ove non ce ne sono, cieche e sorde alle reali trame che ci stanno precipitando, "complici e vittime", verso l'abisso.
Simone Simonini, il falsario smemorato, testimone diretto delle imprese dei Mille.
(p. 182) "Cosa conviene scrivere in un resoconto ufficiale? Quanto calcare la mano, quali colori usare? Cosa si vuole leggere (sentire, vedere)?
Ecco confezionata la verità.
(p. 186) "Non sempre però la verità che si costruisce per assecondare il Potere torna ancora comoda a quel potere che, nel frattempo, potrebbe aver cambiato idea".
(p. 188) "Evidentemente Simonini non aveva capito che nel governo sabaudo erano tutti massoni (tranne forse cavour ...)"
(p. 244) "... l'unico modo di controllare una setta eversiva è prenderne il comando, o almeno averne sul nostro libro paga i capi principali"
(p. 232) " Immaginarsi come elemento necessario nell'ordine dell'Universo equivale, per noi gente di buone letture, a quello che è la superstizione per gli illetterati. Non si cambia il mondo con le idee".
(p.372) "La caratteristica principale della gente è che è pronta a credere a tutto. D'altra parte, come avrebbe potuto la Chiesa resistere per quasi duemila anni senza la credulità universale?"
(p. 408) "Non vi è nulla di più inedito di ciò che è già stato pubblicato"
(p. 432) Occorre un nemico.
"... chi non ha principi morali si avvolge di solito in una bandiera, e i bastardi si richiamano sempre alla purezza della loro razza".
Il Dio Soldo. L'unico vero protagonista, l'unico motore che anima, dirige, governa l'operato di [alcune] persone.
E' il Dio Soldo a fare davvero la Storia.
Complice e attore quell'altro tratto distintivo della specie umana, che comporta idiozia, ignoranza, stupidità, ignavia, esposizione a sistematici bias, incapacità di analisi, memoria corta.
Gran romanzo. Del resto, l'autore è immenso.
